Rivestimento impermeabile antipolvere ad alta resistenza all’usura, agli agenti chimici, con buone caratteristiche meccaniche, colorato. E’ consigliato l’impiego del ciclo su supporti cementizi lisci. Riesce a sopportare un traffico particolarmente intenso di mezzi gommati, medio pesanti.Viene realizzato con uno spessore compreso tra i 0,8 e 2,5 mm. ca in funzione della soluzione adottata.
MULTISTRATo per esterni
L’intervento consiste nella realizzazione di un rivestimento colorato con spessore 0,800÷1 mm, in grado di fornire una buona resistenza all'usura, ai frequenti lavaggi, traffico anche intenso di mezzi gommati L'aspetto superficiale riproduce le imperfezioni del supporto sottostante (ondulazioni, giunti di contrazione, fughe tra piastrelle, ecc.).La superficie è moderatamente omogenea, l'andamento del supporto può però creare differenti tonalità cromatiche per la diversa riflessione della luce.La presenza di spolveri di quarzo rende la superficie rugosa in relazione alla granulometria dei quarzi impiegata. L’eventuale finitura potrà essere realizzata con strato di finitura poliuretanica alifatica, liscia, antiscivolo, o satinata.
(ciclo idoneo su solai o su terrapieno con barriera vapore. Negli altri casi interpellare l’Uff. Tecnico API )
VOCE CAPITOLATO
Ø Preparazione del supporto mediante pallinatura (sabbiatura a recupero) con apposita pallinatrice a turbina, dotata di sistema a circuito chiuso per l’aspirazione e la separazione dei materiali di risulta, eseguita a secco in una o due passate al fine di rimuovere uniformemente la parte corticale del supporto rendendolo perfettamente pulito e con un elevato grado di porosità.
1. Applicazione di primer epossidico bicomponente PRIMER DUE, dato a rullo in ragione di 0,150¸0,200 Kg/mq. circa.
2. Applicazione di rivestimento epossi-poliuretanico bicomponente ad alto contenuto in solidi autolivellante FLEXIGEL T, pigmentato nei colori di cartella, dato rullo o spatola in ragione di 0,600¸0,700 Kg/mq. circa.
Ø Spolvero a rifiuto di quarzo (granulometria 0,3¸0,9) sulla superficie ancora fresca
Ø Asportazione del quarzo in eccesso, utilizzando scopa manuale o meccanica. Carteggiatura della superficie per asportare il quarzo non perfettamente aderente e depolveratura mediante aspirazione meccanica.
3. Applicazione a rullo di strato di finitura bicomponente poliuretanica alifatica pigmentata FLEXILIT T.
MULTISTRATo per INTERNI
L’intervento consiste nell’applicazione di un rivestimento continuo pigmentato, a base di resine bicomponenti epossidiche ad alto contenuto in solidi, interponendo uno o più spolveri di quarzo, di diversa granulometria, tra uno strato e l’altro. Il trattamento rende la pavimentazione antipolvere, impermeabile, resistente all’abrasione, resistente agli urti, resistente al transito di carrelli gommati. Lo spessore finale sarà compreso tra 0,5 e 2,5 mm. (in funzione del numero degli strati e della granulometria dell’inerte). La superficie si presenterà leggermente rugosa antiscivolo.
In relazione allo spessore finale realizzato, l'aspetto superficiale potrà o meno riprodurre le imperfezioni del supporto sottostante (ondulazioni, giunti di contrazione, incavature, isolati corpuscoli superficiali, fughe tra piastrelle, ecc..). Tali imperfezioni generalmente scompaiono con tre rasature e due spolveri intermedi.
L’impiego di un prodotto tricomponente epossidico, potrà realizzare, laddove non fosse presente una idonea barriera al vapore sotto il supporto, una buona barriera, ma non escluderà totalmente la possibilità di formazione di rigonfiamenti (bolle), qualora vi fosse risalita d’acqua, dovuti a pressioni osmotiche. Si precisa che la formazione di rigonfiamenti (bolle) in presenza d’acqua è dovuta a leggi fisiche e pertanto non completamente evitabili, se non sono stati presi preventivamente gli opportuni rimedi (idonea barriera vapore).
SOLUZ. 1
VOCE CAPITOLATO
Ø Preparazione del supporto mediante pallinatura (sabbiatura a recupero) con apposita pallinatrice a turbina, dotata di sistema a circuito chiuso per l’aspirazione e la separazione dei materiali di risulta, eseguita a secco in una o due passate al fine di rimuovere uniformemente la parte corticale del supporto rendendolo perfettamente pulito e con un elevato grado di porosità.
1. Applicazione di un primo strato di formulato epossidico bicomponente ADESIVO PASSIVANTE, caricato con quarzo e cemento in rapporto 1:1:1 dato a spatola in ragione di 0,300¸0,350 Kg/mq. circa.
Ø Spolvero a rifiuto di quarzo (granulometria 0,06 ÷ 0,25) sulla superficie ancora fresca
Ø Asportazione del quarzo in eccesso, utilizzando scopa manuale o meccanica. Carteggiatura della superficie per asportare il quarzo non perfettamente aderente e depolveratura mediante aspirazione meccanica.
2. Applicazione di rivestimento epossidico bicomponente ad alto contenuto in solidi autolivellante APIFLOOR 354, pigmentato nei colori di cartella, dato spatola in ragione di 0,350¸0,400 Kg/mq. circa.
Ø Spolvero a rifiuto di quarzo (granulometria 0,06¸0,25) sulla superficie ancora fresca
Ø Asportazione del quarzo in eccesso, utilizzando scopa manuale o meccanica. Carteggiatura della superficie per asportare il quarzo non perfettamente aderente e depolveratura mediante aspirazione meccanica.
Ø Applicazione di rivestimento epossidico bicomponente ad alto contenuto in solidi APIFLOOR 354, pigmentato nei colori di cartella, dato a spatola in ragione di 0,350¸ 0,400 Kg/mq. circa.
3. Entro le 24 ore, applicazione a rullo, se necessario o richiesto, di strato di finitura poliuretanica, alifatica, pigmentata, FLEXILIT SN (satinata). Consumo 0,150 kg/mq circa,
N.B. Lo spolvero di quarzo può essere di diversa granulometria in relazione alla natura del supporto o in relazione al grado di rugosità finale che si vuole ottenere.
Inoltre il ciclo può essere definito con una sola rasatura di APIFLOOR 354, oppure, se necessario o è richiesto, uno spessore maggiore, con più rasature di APIFLOOR 354.
SOLUZ. 2
(ciclo all’acqua)
Ø Preparazione del supporto mediante pallinatura (sabbiatura a recupero) con apposita pallinatrice a turbina, dotata di sistema a circuito chiuso per l’aspirazione e la separazione dei materiali di risulta, eseguita a secco in una o due passate al fine di rimuovere uniformemente la parte corticale del supporto rendendolo perfettamente pulito e con un elevato grado di porosità.
1. Applicazione a rullo di un primo strato di rivestimento epossidico bicomponente pigmentato FINITURA DUE, diluito al 30% con acqua.
Consumo 0,250¸ 0,300 Kg/mq. circa di prodotto diluito.
Ø Spolvero di quarzo granulometria 0.06 ÷ 0,25 a saturazione sul prodotto ancora fresco.
Ø Asportazione del quarzo in eccesso, utilizzando scopa manuale o meccanica. Carteggiatura della superficie per asportare il quarzo non perfettamente aderente e depolveratura mediante aspirazione meccanica.
2. Applicazione a spatola a rasare di rivestimento epossidico bicomponente pigmentato FINITURA DUE, diluito al 10% con acqua, e caricato con quarzo granulometria 0,06÷ 0,25 in rapporto 1: 1 – 1,5
Consumo 0,350¸ 0,400 Kg/mq. circa di prodotto diluito e caricato
Ø Spolvero di quarzo granulometria 0.06 ÷ 0,25 a saturazione sul prodotto ancora fresco.
Ø Asportazione del quarzo in eccesso, utilizzando scopa manuale o meccanica. Carteggiatura della superficie per asportare il quarzo non perfettamente aderente e depolveratura mediante aspirazione meccanica.
3. Applicazione a rullo di rivestimento epossidico bicomponente pigmentato FINITURA DUE, diluito con il 6% d’acqua.
Consumo 0,200¸ 0,250 Kg/mq. circa di prodotto diluito.
N.B. Lo spolvero di quarzo può essere di diversa granulometria in relazione alla natura del supporto o in relazione al grado di rugosità finale che si vuole ottenere.
MULTISTRATo SU ASFALTO
L’intervento consiste nell’applicazione di un rivestimento continuo pigmentato, a base di resine bicomponenti poliuretaniche ad alto contenuto in solidi, interponendo uno o più spolveri di quarzo, di diversa granulometria, tra uno strato e l’altro. Il trattamento rende la pavimentazione impermeabile, resistente all’abrasione, resistente al transito gommato. Lo spessore finale sarà compreso tra 1,0 e 2,0 mm. (in funzione del numero degli strati e della granulometria dell’inerte), mentre la finitura sarà esclusivamente antiscivolo. In relazione allo spessore finale realizzato, l'aspetto superficiale potrà o meno riprodurre le imperfezioni del supporto sottostante. Il rivestimento è in grado di incrementare la resistenza a trazione del supporto, ma ciò non può evitare che nel caso di supporti con elevato grado di vuoto, o poco compattati, non si formino lesioni tali da compromettere anche la impermeabilità del rivestimento.
VOCE CAPITOLATO
Ø Preparazione, con idonei utensili meccanici, del supporto. Dopo tale trattamento la superficie dovrà presentarsi pulita, con assenza di grassi, oli, vecchie verniciature, sostanze, parti distaccate o friabili che potrebbero compromettere l’adesione.
2. Applicazione di strato autolivellante poliuretanico FLEXIGEL AUTOLIVELLANTE AS, dato a spatola a rasare.
Consumo 0,800 ÷ 1,0 Kg/mq in relazione alla porosità della superficie in asfalto.
Ø Spolvero a rifiuto di quarzo (granulometria 0,3¸0,9 o 0,1 ÷ 0,5)(*) sulla superficie ancora fresca
Ø Asportazione del quarzo in eccesso, utilizzando scopa manuale o meccanica. Carteggiatura della superficie per asportare il quarzo non perfettamente aderente e depolveratura mediante aspirazione meccanica.
3. Applicazione a rullo di strato di finitura bicomponente poliuretanica alifatica pigmentata FLEXILIT LISCIO.
Consumo 0,200 ÷0,250 Kg/mq. circa di prodotto, in relazione alla granulometria del quarzo impiegato.
(*) La scelta della granulometria dipende dalla natura del supporto, dallo spessore da realizzare o dal grado di rugosità che si vuole ottenere.